Importanti aree di sosta per uccelli migratori a sud delle Alpi
Conferenza tenutasi a Castasegna. Iniziativa nata dalla collaborazione tra la Stazione ornitologica svizzera, Fondazione Garbald e Pro Natura sezione Bregaglia.
In occasione del centenario della Stazione ornitologica svizzera il responsabile dell’Antenna ticinese le cui attività includono tutta la Svizzera italiana, Dr. Arno Schneider ha intrattenuto gli interessati all’interno del Roccolo della Villa Garbald, iniziativa nata dalla collaborazione tra la Stazione ornitologica svizzera, Fondazione Garbald e Pro Natura sezione Bregaglia. Quella di sabato 11 maggio è una delle 100 conferenze che si terranno nel 2024 con scopo celebrativo e divulgativo.
La fondazione, senza scopo di lucro, nel corso del tempo è divenuta istituto di ricerca e di informazione e si rallegra di potersi raccontare collaborando con realtà federali e locali affinché le specie siano conosciute tutelate e monitorate, per esempio attraverso il MUNiD – Monitoraggio degli uccelli nidificanti diffusi-, tramite l’inserimento delle osservazioni effettuate in tanti quadrati chilometrici distribuite in Svizzera che poi vengono trasferite in una banca dati nazionale, oppure in occasioni come quella organizzata a Castasegna dove circa 25 persone hanno goduto la conferenza e l’aperitivo nel giardino offerto da Vera e Angela.
Werner Ruinelli a nome delle gerenti della Villa e in qualità di presidente della sezione Bregaglia di Pro Natura, ha salutato i presenti facendo notare i legami tra il tema della serata e il fondatore Agostino Garbald, naturalista e apicoltore. Piccola curiosità storica: il roccolo un tempo era la torre utilizzata per attrarre gli uccelli di passaggio, ma il loro viaggio finiva lì.
Arno ha raccontato l’importanza delle aree di sosta sul versante meridionale delle Alpi come il Piano di Magadino e il Pian di Spagna dove si possono avvistare molto specie di uccelli migratori di breve e di lungo raggio che, in caso di brutto tempo e prima di raggiungere le mete per la riproduzione più a nord, trovano un luogo dove sostare nel loro viaggio che può superare anche i 4’000 km.
La Val Bregaglia si trova sulla direttissima verso lo Spluga, o il Nord Europa per uccelli di origine subsahariana ed è dunque importante capire come l’avifauna possa essere protetta e agevolata anche tramite scelte di coltura, o di potatura.
Domani potrai leggere dell’escursione con Renato Roganti.
Donatella Rivoir
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