Una doppia iniziativa per ricordare la figura di Italo Calvino

//comunicato stampa\\
Quel bambino era Italo Calvino. Poco più di cento anni fa a Santiago de Las Vegas, a Cuba, Eva, una botanica originaria di Sassari, e Mario, un agronomo ligure emigrato, non sapevano che stavano per dare alla luce un bambino che sarebbe diventato uno degli scrittori più prolifici e influenti della seconda metà del Novecento.



Italo Calvino è stato oltre che un grande scrittore e prosatore anche una figura di spicco della cultura italiana a partire dal primo Dopoguerra. Dopo l’incredibile successo d’esordio ottenuto con Il sentiero dei nidi di ragno (1947) – anche lui come altri autori a lui coevi come Rigoni Stern e Beppe Fenoglio è stato fortemente segnato dalla guerra e dall’esperienza partigiana – Italo Calvino ha preso una direzione poetica ben precisa, che lo avvicina al mondo della fiaba e del fantastico, si pensi solo alla celebre trilogia de I nostri antenati, divenuta una lettura classica in ogni scuola secondaria. Verso la tarda età Italo Calvino si avvicinerà però anche alla saggistica e in particolare alla riflessione sociologica e filosofica, consegnandolo così ai posteri come una figura sicuramente eclettica, in perenne evoluzione e soprattutto al passo (e oltre) con i tempi.

È proprio attorno a questa tematica infatti che si svolgerà l’incontro pubblico con il professor Guido Pedrojetta (Università di Friburgo): per ricordare la figura di Italo Calvino abbiamo deciso di concentrarci sulla sua attualità; attraverso i suoi racconti, i suoi romanzi e le sue intuizioni a metà tra algebra e letteratura, Italo Calvino è diventato non solo sempre più attuale, ma un vero e proprio classico, alla stessa maniera con la quale descriveva i vari Dickens, Dumas o Balzac, ovvero degli autori la cui “rilettura è una lettura di scoperta come la prima” (Italo Calvino, Perché leggere i classici, 1991).

L’incontro si svolgerà martedì 16 aprile presso il Museo Ciäsa Granda di Stampa alle ore 20.30.

Nel pomeriggio invece il professor Pedrojetta avrà modo di incontrare i ragazzi delle Scuole secondarie di Bregaglia, svolgendo con loro un’attività di lettura, come già era successo l’anno scorso quando si erano avvicinati in questo modo, con un buon riscontro, all’opera di Beppe Fenoglio.