Iniziativa sulle pensioni
Votazione popolare del 3 marzo 2024.
Le rendite dell’AVS godono di una copertura finanziaria sicura per i prossimi anni. Lo dobbiamo sostanzialmente alle due riforme adottate negli ultimi cinque anni. I contributi salariali e l’imposta sul valore aggiunto sono stati aumentati e l’età di pensionamento delle donne sarà portata a 65 anni. Grazie a questa combinazione di maggiori entrate e minori uscite, il finanziamento dell’AVS è stabilizzato fino a circa il 2030. A medio termine, tuttavia, l’AVS dovrà affrontare enormi sfide finanziarie. Il numero dei pensionati sta crescendo più velocemente rispetto al numero dei lavoratori che versano contributi all’AVS. Inoltre, con l’aumento della speranza di vita, le pensioni dovranno essere versate più a lungo.
L’iniziativa sulle pensioni intende garantire a lungo termine il finanziamento dell’AVS tramite l’innalzamento dell’età di pensionamento. Chiede, in una prima fase, di aumentare progressivamente l’età di pensionamento per entrambi i sessi a 66 anni entro il 2033 e, in seguito, di adeguarla in funzione della speranza di vita media. In base all’aumento di quest’ultima, l’età di pensionamento si innalzerebbe dunque automaticamente. Tuttavia, tale innalzamento sarebbe pari soltanto all’80 per cento dell’aumento della speranza di vita, e comporterebbe comunque scatti di due mesi al massimo ogni anno. L’accettazione dell’iniziativa implicherebbe uno sgravio per l’AVS. L’età di pensionamento a 66 anni permetterebbe di ridurre le uscite di questa assicurazione sociale presumibilmente di circa 2 miliardi di franchi. I successivi adeguamenti automatici in base alla crescente speranza di vita comporterebbero un ulteriore sgravio per l’AVS.
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