Vita di Gran Consiglio
//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Ultima sessione 2023 in Gran Consiglio. Riduzione delle imposte
Signor Michael la seduta appena conclusa si è aperta con la discussione e approvazione del preventivo per il 2024, preventivo che ha previsto una riduzione delle imposte sulle persone fisiche. Ce ne può parlare?
Quest’anno nell’ambito della discussione sul preventivo per il 2024, in seguito alla recente approvazione dell’Incarico Hohl per la riduzione delle imposte per le persone fisiche, il Governo ha proposto una riduzione di queste del 5%. La motivazione alla base di questa riduzione è nel fatto che negli ultimi 15 anni i conti del Cantone hanno chiuso con risultati economici sempre migliori di quelli previsti, la domanda che ci si è posti è se lo Stato in questi anni abbia incassato dai cittadini troppe imposte; il capitele attuale del Canton Grigioni è molto alto, intorno ai tre miliardi. Il problema è anche rappresentato dal fatto che il Cantone dei Grigioni percepisce soldi dalla perequazione finanziaria intercantonale e quindi dobbiamo essere attenti al messaggio che diamo all’esterno. Riassumendo, si è pagato troppo e dunque l’intenzione è quella di restituire a chi effettivamente ha pagato e non di effettuare una ridistribuzione. Misure, queste ultime, che saranno previste nel 2025 dove sono previsti interventi con sgravi mirati che avranno un carattere di ridistribuzione sociale. La riduzione delle imposte cantonali non avrà nessun effetto sulle imposte comunali, perché l’aliquota di riferimento rimarrà invariata.
Altro argomento che coinvolgerà un po’ tutti nel cantone è il passaggio ad una amministrazione digitale in questa sessione si sono prese decisioni sul modo in cui portare avanti questa trasformazione.
In merito all’amministrazione digitale in ottobre abbiamo deciso la legge d’applicazione e ne abbiamo definito le regole, in questa sessione abbiamo esaminato il rapporto sull’amministrazione che spiega come affrontare questo cambiamento. L’intenzione è quella di trasformare i processi a livello amministrativo e decisionale in modo completo e in tutte le forme, per rendere più efficace il lavoro, sia interno all’amministrazione che esterno, per comuni, cittadini e imprese; una delle condizioni è che questo cambiamento sia semplice ed utilizzabile e che non vada ad aumentare la burocrazia. Per fare questo sono state proposte tre varianti: base, accelerazione e trasformazione. Il governo ha proposto la variante accelerazione, la variante trasformazione era la più ambiziosa, questa variante risultava difficilmente attuabile soprattutto per la complessità dell’implementazione e il coinvolgimento del personale addetto. Per implementare la variante accelerazione sono stati deliberati 35 milioni di franchi ed è stato deciso l’aumento di 45,6 posti di lavoro necessari alla sua implementazione. Questo dovrebbe portare nel giro di 4 anni ad un passaggio ad una gestione digitale dei rapporti tra Cantone, comuni, cittadini e imprese.
Altro rapporto presentato è stato quello sulla salute e sullo stato di attuazione delle strutture dei comuni.
Con questo rapporto si fa un’analisi di come stanno funzionando i comuni, particolare attenzione è stata posta sulle fusioni, per queste c’era un obiettivo posto nel 2010 di arrivare nel medio termine, a 100 comuni, obiettivo che è stato raggiunto con 101 comuni oggi presenti; nel lungo termine l’obiettivo era di arrivare a 50 comuni. La salute dei comuni risulta buona, le fusioni hanno fatto bene, oggi nella media i comuni sono più sani, anche economicamente, rispetto a prima. Si è quindi deciso di confermare l’obiettivo di lungo termine che prevede un’ulteriore riduzione dei comuni e di mantenere l’approccio dal basso verso l’alto come finora, le fusioni si fanno se saranno i comuni a volerle e a richiederle. Si è poi anche deciso che nel medio termine si farà una rivalutazione delle regioni, argomento questo inserito nel rapporto in seguito ad una mia interpellanza, con la quale avevo chiesto al Governo se riteneva adeguato continuare con le strutture attuali o se fosse necessario intervenire con delle modifiche, aumentando per esempio le competenze dei comuni che, in seguito alle fusioni aumenteranno in indipendenza. A questo punto le regioni verrebbero sempre più svuotate da quelli che sono i compiti a loro assegnati, quindi in futuro bisognerà fare una rivalutazione dei nuovi temi che devono essere affrontati, rispettivamente dei compiti che le regioni sono chiamate a svolgere e quale sia l’organizzazione e il perimetro più adatto per la loro attuazione.
Altro atto importante è stata l’elezione dei giudici del Tribunale Cantonale
Bisogna ricordare che con questa elezione si ha il passaggio al tribunale d’appello unico senza più la distinzione tra tribunale cantonale e amministrativo. Per fare ciò si è deciso tempo fa di aumentare le percentuali di lavoro, la novità è che i giudici potranno lavorare a tempo parziale con la conseguente possibilità di ampliare il campo delle persone disponibili a lavorare nella carica, soprattutto tra le donne, ne è la dimostrazione che, oltre alla conferma dei giudici in carica, sono state elette quattro nuove donne giudice.
Durante la sessione è stata consegnata la petizione bregagliotta per il ripristino del posto di polizia.
La petizione è stata consegnata al Presidente del Governo Peter Peyer a margine della sessione da Werner Ruinelli e Rodolfo Gianotti in presenza dei media e una decina di granconsigliere e granconsiglieri. Una petizione non ha nessun valore giuridico legale, ma ha un certo peso nella richiesta in sé. Penso e spero che qualche cosa cambierà, già a partire dall’inizio del prossimo anno. Nella discussione relativa al Programma di Governo per gli anni 2025-2028, che sarà effettuata nella sessione di febbraio 2024, ci sarà nuovamente occasione per parlarne.
Vi siete incontrati anche con la deputazione del Grigione Italiano?
La deputazione del Grigione italiano si è riunita lunedì sera con il direttore della RSI e la Pgi, con loro c’è stato uno scambio di informazioni, in particolare è stata espressa preoccupazione sulle sfide che il servizio pubblico radiotelevisivo dovrà affrontare a seguito dell’iniziativa sul dimezzamento del canone, che in qualsiasi caso, come ha fatto sapere il Consiglio Federale, verrà ridotto a trecento franchi, taglio che provocherà comunque un ridimensionamento importante del programma, con conseguenze serie anche sui posti di lavoro in tutta la Svizzera.
Renato Tomassini
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