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Il corso di tessitura riaccende l’interesse in valle

22 novembre 2023

//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Si è conclusa la prima edizione del corso di tessitura organizzato dalla Società di utilità pubblica Bregaglia. Responsabili e organizzatrici del corso per la società sono state Anni Giovannini e Nadia Crüzer.

Ho avuto l’occasione di assistere a un momento della lezione dell’insegnante Jutta Meier sabato mattina scorso; ad accogliermi è stata Anni Giovannini. In quel momento la signora Jutta Meier stava chiarendo gli ultimi dubbi che le dieci partecipanti avevano maturato in merito al lavoro svolto nella settimana di lavoro al telaio che si apprestavano a concludere. Anni Giovannini mi ha concesso del tempo per rispondere ad alcune mie domande

Quali motivazioni vi hanno portato alla realizzazione di un corso di tessitura?
Il corso è nato dalla voglia mia e di altre donne della Bregaglia di mantenere viva in valle la tecnica della tessitura, tecnica che rischiava di essere persa per l’esiguo numero di tessitrici ancora attive. Una volta, in Bregaglia, la tessitura al telaio era molto diffusa. In tempi di scarsità di lavoro, diverse donne occupavano le giornate invernali con il lavoro al telaio per guadagnare qualche soldo per mantenere la famiglia.

Chi è l’insegnante?
L’insegnante è Jutta Meier: arriva dal Canton Argovia e organizza corsi nel suo laboratorio di tessitura. Non è stato facile trovare un’insegnante: siamo arrivati a Jutta grazie a una sua amicizia bregagliotta, che l’ha ospitata nelle due settimane di corso.

Come è stato strutturato il corso?
Il corso è stato suddiviso in due settimane: nella prima, dal 12 al 15 settembre, abbiamo svolto alcune lezioni teoriche e abbiamo messo in opera dei telai per essere pronti per la tessitura. Poi, dopo un mese, abbiamo avuto questa settimana di corso dove abbiamo potuto imparare alcune tecniche di tessitura e lavorare al telaio. I telai sono stati montati in diversi spazi e paesi della valle: Casaccia, Vicosoprano, Stampa e Castasegna per un totale di sette telai; questa suddivisione sul territorio ha creato qualche difficoltà all’insegnante, che doveva recarsi nei diversi posti per controllare il lavoro delle partecipanti. I telai utilizzati sono tutti di proprietà della Società di utilità pubblica Bregaglia e provengono da donazioni fatte in passato da privati e dall’Associazione Aiuto alla Montagna, proveniente da donazione anche gran parte del materiale utilizzato per tessere.

C’è stata dunque una buona risposta al corso da parte del territorio?
Sì, già da subito abbiamo avuto quindici donne che hanno mostrato interesse alla partecipazione che poi per vari motivi sono diventate 10: Raffaela Giovanoli, Aga Gyla, Valeria Rillosi, Nadia Crüzer, Isabella Giacometti, Stefania Salis, Ivana Engler, Anna Papacella e Chantal Clalüna ed io.

Quali sono le prossime tappe?
Un nostro sogno è quello di poter avere in futuro uno spazio abbastanza grande, luminoso e caldo in cui poter montare diversi telai, organizzare corsi e incontrarci per lavorare insieme. Ci fa molto piacere l’interesse che il corso ha suscitato e crediamo che questa esperienza arricchente e soddisfacente verrà proposta nuovamente in futuro. Io e Nadia Crüzer possiamo sicuramente, dopo questo corso, dare le nozioni per un avvicinamento alla tessitura a chi fosse interessata.

Renato Tomassini

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