Dal 31 luglio torna il Belfort Theatre Campus
//comunicato stampa\\
Sono passati quasi quindici anni dal primo incontro tra l’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro e I Guitti. La compagnia teatrale che raccoglie l’eredità della dinastia dei Micheletti-Zampieri, attiva dal Diciannovesimo secolo.
Dal 2009 sono cambiate molte cose sia nell’area archeologica – grazie ai lavori di riqualificazione e alle scoperte che hanno permesso di aggiungere nuove pagine alla storia di Piuro – sia nell’offerta culturale del Comune della Bregaglia. Ma il teatro, grazie alla collaborazione tra l’associazione presieduta da Gianni Lisignoli e Luca Micheletti e al supporto del progetto Interreg AMALPI18, rimane un assoluto protagonista anche nel corso di quest’estate ricchissima di appuntamenti dedicati alla cultura e all’enogastronomia.
Torna il Belfort Theatre Campus
Dal 31 luglio al 6 agosto si terrà la sesta edizione del Belfort Theatre Campus, la residenza creativa per attori ideata e condotta proprio da Micheletti.
Già i primi spettacoli portati sul palco di Belfort dai Guitti sono stati ispirati dalla storia dell’Antica Piuro, dalle relazioni commerciali e culturali intrecciate dai mercanti dell’antico borgo, dal lavoro svolto dagli artigiani piuraschi nelle cave di pietra ollare e in varie località d’Europa. Da alcuni anni c’è un’evoluzione di questa sinergia tra la Val Bregaglia e Luca Micheletti. Dal 31 luglio Piuro offre una nuova settimana di workshop gratuito a otto attori professionisti, ospitati per dare vita a libere ricerche teatrali in un originale contesto formativo. Insieme hanno dato vita alla Belfort Theatre Company: il nucleo di artisti nato dal lavoro degli ultimi anni ha deciso di non smarrirsi e, anzi, di fondare una nuova realtà.
Il loro impegno quest’anno sarà rivolto all’esplorazione di un testo fondativo dell’Occidente teatrale: “Peer Gynt” di Henrik Ibsen. Il capolavoro assoluto del grande drammaturgo norvegese, padre del teatro moderno, è una fiaba montana con protagonista lo scavezzacollo Peer, che dall’adolescenza alla vecchiaia gira il mondo in lungo e in largo alla ricerca di se stesso, per ritornare infine alle sue montagne, carico di storie vere e immaginarie.
La scelta di questo titolo prosegue idealmente il percorso di esplorazione della magia e della
natura attraverso il teatro, iniziato con “La tempesta” di Shakespeare nella prima edizione del campus e continuato col “Faust” di Goethe nelle edizioni seguenti, che hanno visto il compiersi della trilogia “Magia Naturalis” l’anno passato.
Campus e spettacoli
Alla base del campus c’è il desiderio di condividere un’esperienza artistica capace di fare incontrare storia e teatro, evidenziando il valore culturale e formativo di questo percorso, patrimonio non solo della compagnia, ma anche del territorio e degli appassionati di quest’arte. Anche per questo motivo, nel pomeriggio del 6 agosto, a Belfort avrà luogo una prova aperta al pubblico. Pubblico che, nelle serate del 5 e 6 agosto, alle 20.30, potrà assistere allo spettacolo “Alla fine della foresta”.
Drammaturgia e messa in scena saranno curate dagli attori Michele Arcidiacono, Manuela Caruso, Francesco Errico, Loris Fabiani, Matteo Ippolito, Franco Magnone, Valentina Mandruzzato, Francesco Martucci, Giuseppe Palasciano, Andrea Triaca, Francesca Zaira Tripaldi e Maria Luisa Zaltron. Il ruolo di dramaturg spetterà a Riccardo Tabilio, mentre Luca Micheletti si occuperà della direzione artistica.
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