Un’opera di Stefan Zweig al Salone Castelmur
//comunicato stampa\\
Stefan Zweig (1881-1942) è stato uno tra gli autori più significativi di quel periodo che è passato alla storia come la Belle Epoque. Domenica 16 luglio alle ore 18, presso il Palazzo Castelmur: Lettera di una sconosciuta.
Scrittore, drammaturgo e poeta, Zweig ha segnato la letteratura in lingua tedesca con grandi racconti e romanzi, compresa Lettera di una sconosciuta, un racconto breve pubblicato la prima volta un secolo fa (1922) ed edito in italiano nel 1932.
È un testo breve ed intenso che sebbene appartenga al secolo scorso e a un mondo a noi lontano, non cessa d’interrogare il presente e il vasto mondo delle relazioni: Lettera di una sconosciuta è infatti una lettera che riceve un romanziere viennese sulla quarantina, proveniente da una donna sconosciuta e che il romanziere non potrà mai conoscere. In questo testo toccante la donna racconta la sua vita e soprattutto il suo amore assoluto per lo scrittore che mai potrà conoscere, con toni lirici e allo stesso tempo suggestivi di un mondo che è destinato a scomparire con l’avvento del Novecento.
Il testo è suggestivo per la sua ambientazione, ma si focalizza pure su un tema di estrema modernità: nel racconto è la donna la protagonista dell’amore, rovesciando così uno dei topoi più diffusi in tutta la letteratura occidentale dal tempo dei troubadours.
Questo racconto affascinante prenderà vita presso il suggestivo salone del Palazzo Castelmur, domenica 16 luglio alle ore 18, attraverso uno spettacolo a metà strada tra teatro e musica, con la partecipazione dell’attrice Valeria Zanolin e delle violiniste Lalitha Del Parente e Maria Bocelli, che accompagneranno la rappresentazione teatrale con brani nati proprio nell’epoca in cui si svolge Lettera di una sconosciuta.
Ingresso libero.
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