Pro Natura riapre la torre belvedere di Maloja
//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Riaperte le porte ai visitatori la Torre Belvedere di Maloja. La struttura è stata sottoposta ad una ristrutturazione degli spazi interni ed esterni in primo luogo per adempiere alle richieste della legge sulla protezione del fuoco.
La torre ha una storia relativamente recente, a dispetto di una architettura che potrebbe far pensare al medioevo, infatti fu costruita nel 1882 come residenza privata del conte de Renesse, che a Maloja fece costruire anche l’Hotel Palace, dopo essere diventata albergo e istituto di formazione, subì un incendio dal quale rimase solo la parte in pietra della costruzione odierna.
Nel 1953 l’associazione Pro Natura Svizzera l’acquistò, insieme al territorio circostante, ricco di biodiversità e con 36 caratteristiche marmitte dei giganti. Oggi la torre è gestita da Pro Natura Grigioni ed è uno dei centri naturali della Svizzera.
I lavori sono stati progettati dallo studio di architettura Alder Clavuott Nunzi di Soglio, gli interventi sono stati fatti per creare una via di fuga in caso di incendio. Si è riusciti a mantenere parti della struttura in legno come la scala e lo scheletro dei nuovi muri di separazione con le sale museali. Di impatto la nuova uscita in metallo sulla terrazza del tetto della torre che offre una vista unica sull’Alta Engadina e sulla Bregaglia.
Il Museo oggi ospita la mostra Ermellino da dove vieni e dove vai? Un viaggio nel tempo attraverso il paesaggio rurale. Con questa esposizione di foto e testi, Pro Natura vuol far riflettere sulla scomparsa di strutture rurali come muri a secco o siepi, che in passato favorivano la vita di diverse specie animali. Ai visitatori viene data la possibilità di confrontare foto di territori rurali della Bregaglia e dei Grigioni presi a distanza di diverse decine di anni.
Alcune fotografie con le relative descrizioni del paesaggio sono state fornite da Rodolfo Maurizio di Maloja e da Arnoldo Giacometti di Promontogno. Nel museo è anche presente l’esposizione dal titolo L’acqua fonte di vita.
La torre resterà aperta fino al 21 ottobre con accesso libero dalle 10 alle 19.
Renato Tomassini
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