Resurses2025

//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Nella lavorazione del legno nel Canton Grigioni in questi giorni, sta muovendo i primi passi della sua fase operativa un progetto che punta a valorizzare il legno con una filiera industriale regionale. Questo progetto è nominato Resurses2025, i promotori sono Enrico Uffer proprietario di una carpenteria a Savognin e la ditta Florinett di Bergün.

“Circa un terzo della superficie del Cantone dei Grigioni è occupato da foreste. Il legno lavorato in loco è molto poco. Il 90% del legname lascia i confini cantonali grezzo. Di questi, oltre il 70% va ai paesi limitrofi. Il progetto “resurses2025″ vuole cambiare questa situazione. In futuro, il legno verrà acquistato dai proprietari forestali regionali e verrà segato ed essiccato in modo decentralizzato in segherie all’avanguardia. In una seconda fase le risorse locali verranno raccolte in un impianto di raffinazione cantonale e trasformate in prodotti in legno moderni e commerciabili. Con l’impianto iniziale della Resurses SA la risorsa forestale viene trasformata in valore aggiunto regionale e la filiera del legno nei Grigioni è completata.”
(Comunicato tratto dal sito della ditta Uffer).

Anche la Bregaglia è parte di questo progetto e proprio in questo ultimo periodo sono iniziate le prime forniture alla nuova segheria di Tinizong. Per conoscere i dettagli di questa collaborazione abbiamo incontrato Mario Lucchinetti, capo azienda e responsabile del settore forestale di Bregaglia.

Signor Lucchinetti come è strutturato il mercato del legno in Bregaglia?
Fino ad oggi una buona parte del legname d’opera ricavato dai boschi del Comune veniva esportato in Valtellina, per produrre manufatti per imballaggio. Il legno di larice, che ha un buon prezzo, rimane in Svizzera, poi del legname viene utilizzato per la ristrutturazione di vecchie strutture come stalle o tetti antichi qui in valle, sull’annualità queste sono comunque quantità marginali. In Bregaglia tagliamo 8’400 metri cubi di legname all’anno, di questi circa 3’000 sono destinati alla produzione di energia mentre gli altri sono diretti al mercato del legno d’opera il 95% viene esportato in Italia.
Il legno d’opera è storicamente destinato ai trasformatori Italiani, in passato lo compravano in piedi, venivano qui lo tagliavano e poi lo esportavano.

Cosa cambia per la Bregaglia con il progetto Resurses?
La nuova segheria di Tinizong ha una potenzialità di 70’000 metri cubi di legname, è stata inaugurata il 1° dicembre del 2022 la partenza a pieno regime sarà il primo giugno del 2023.
Noi abbiamo firmato un contratto di fornitura di 2’000 metri cubi all’anno, cosi facendo riusciamo a   mantenere le buone relazioni con i clienti italiani e allo stesso tempo facciamo anche parte di un progetto che può essere molto importante per la filiera del legno grigionese. Il prezzo dovrà essere quello del mercato e corrisponde in questo momento a quello italiano, verranno forniti tagli di 5 metri.

Quale la visione per il futuro del progetto Resurses 2025
La visione per il futuro è quella di avere cinque segherie nel cantone, una a Tinizong poi le altre nelle regioni dell’Hinterrhein, della Surselva, Prettigovia ed Engadina, così da avere una riduzione dei trasporti e una distribuzione dei benefici dati dalla valorizzazione del legname dislocati su tutto il territorio.
Se tutto funziona l’obbiettivo è quello di segare 200’000 metri cubi di legno annui il 70% di tutto il legname prodotto. Per poi produrre prefabbricati, e lavorati per la fabbricazione ibrida cemento legno, altamente ecologici, in una struttura centralizzata. Si è calcolato che il valore di un tronco di legno nel bosco moltiplica il suo valore quaranta volte durante la catena fino ad arrivare al prodotto finito. Con questo progetto si potrebbe creare un’industria forte del legno e la Bregaglia ne vuole far parte.

Renato Tomassini