Via libera alla nuova Fondazione
//Contributo realizzato in collaborazione con Il Grigione Italiano\\
Mercoledì 5 aprile nella sala della mensa della scuola di Stampa, i soci della Società culturale di Bregaglia durante l’assemblea, presieduta dalla presidente Bruna Ruinelli, hanno dato mandato alla direzione della società di costituire la Fondazione Ciäsa Granda e Atelier Giacometti.
L’assemblea è stata chiamata ad accettare varie proposte della direzione con il fine di permettere la scissione della Società culturale di Bregaglia in due entità giuridiche: la Società culturale di Bregaglia sezione della Pro Grigioni Italiano e la Fondazione del Museo Ciäsa Granda e Atelier Giacometti.
La storia della Ciäsa Granda quale museo vallerano inizia nel 1952, quando la Società culturale sotto la presidenza di Gianin Gianotti acquista l’immobile di Stampa con l’intento di farne un centro culturale e artigianale. Nel 1958 c’è l’inaugurazione alla quale sono presenti anche Alberto Giacometti e Gottardo Segantini; nel 1986 segue la donazione dell’Atelier Giacometti e nel 1987 l’apertura della sala Giacometti Varlin.
Con il tempo si è palesata la necessità di un cambio, in quanto la forma dell’associazione risultava troppo labile. Nel 2013 fu designato un gruppo di lavoro che aveva il compito di definire una forma giuridica alternativa e adeguata; la proposta che fu fatta all’assemblea era quella di creare una Fondazione o istituto di diritto pubblico per la Ciäsa Granda con la partecipazione del Comune di Bregaglia.
Questa proposta non fu accettata dall’assemblea: la volontà fu quella di tenere separata politica e cultura. A lungo andare, però, le capacità gestionali non adeguate della struttura associativa, le carenze infrastrutturali e la necessità di dare rinnovamento alle collezioni hanno portato alla costituzione di un nuovo gruppo di lavoro di esperti con incarichi specifici; nel 2021 è stato così presentato un concetto di intervento sia su base contenutistica che architettonica e il 19 ottobre 2021 l’assemblea della Società culturale ha deciso di creare una fondazione di diritto privato con tutti i beni: immobili e collezioni.
L’avvocato Toschini, che ha consigliato la procedura per la fondazione, ha spiegato bene ai presenti in cosa consiste questo cambiamento. Le fondazioni non sono fondate come le associazioni sullo strumento dell’assemblea, ma hanno un patrimonio al quale viene attribuito uno scopo ideale e a detto patrimonio si subordinano delle persone più autorevoli possibili che rappresentano e gestiscono la fondazione in modo professionale, sottoponendosi a un duplice controllo; la struttura della Fondazione ha anche un più facile accesso al sostegno finanziario di terzi.
Il mandato della nuova fondazione è il seguente: “La Fondazione non è a scopo di lucro e ha quale obbiettivo la raccolta, la collezione, la salvaguardia, la conservazione, la ricerca e la mediazione nei campi dell’arte, della cultura della storia e della natura della Bregaglia e della loro interconnessione con il mondo. Fungono da questo scopo le collezioni esistenti di arte, geologia, zoologia, storia e etnografia del Museo Ciäsa Granda. Per adempiere al suo scopo la Fondazione gestisce il Museo Ciäsa Granda. Le sue collezioni sono accessibili al pubblico attraverso mostre permanenti e temporanee e saranno disponibili per la formazione, la scienza e il turismo. La Fondazione può dedicarsi ad altre attività che adempiono il suo scopo o che siano in relazione con il museo”.
I membri designati per la gestione della commissione sono al momento quattro: Prof. Jakob Messerli, nella funzione di presidente, ha diretto in passato vari musei in Svizzera e Germania la sua ultima esperienza è quella di direttore del Museo di Storia Bernese, trascorre da sempre dei periodi di vacanza in Bregaglia; Prof. dott. med. Martin Meuli, professore ordinario emerito per chirurgia pediatrica, ed ex direttore del dipartimento di chirurgia pediatrico dell’ospedale di Zurigo, dal 2020 vive gran parte del suo tempo a Isola; Jacques de Salis ingegnere che ha trascorso gran parte della sua vita professionale all’estero vive a Castasegna dove nel 2012 ha fondato la Galleria il Salice; David Ville che vive in Bregaglia dal 2005 formatosi come esperto d’arte ha lavorato a Londra e New York, negli ultimi anni lavora alla Ciäsa Granda quale responsabile di dipinti, sculture e grafica.
Il consiglio di Fondazione sarà completato al più presto da un membro della futura commissione per la cultura del Comune di Bregaglia. Il consiglio sarà in futuro aperto a nuovi membri per arrivare ad un massimo di nove. Prima della votazione dell’atto costitutivo sono state molte le domande a cui la presidente dell’associazione ha dovuto dare risposta, soprattutto in merito a definizioni, su che cosa venisse effettivamente ceduto e su come possano questi beni essere tutelati per la vita futura. Dopo tutti i chiarimenti e le rassicurazioni si è passati alla votazione che ha dato esito positivo a larga maggioranza.
Con questo atto la Società culturale cederà alla nuova Fondazione i seguenti beni: la Ciäsa Granda, l’Atelier Giacometti, una stalla, il masso avello, tutti gli oggetti della collezione di sua proprietà e diversi conti bancari.
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