A Villa Garbald un esponente della ricerca sulla cultura grigione
Sabato 1° aprile, in una camera con vista primaverile, Siska e Arnout ospitano Florian Hitz. Lo storico ha pubblicato integralmente per la prima volta l’originale testo latino con a fronte la traduzione.
Florian Hitz, ricercatore presso l’Istituto per la ricerca sulla cultura grigione e presidente della Società storica dei Grigioni, presenta un lavoro notevole: la prima descrizione storico geografica dei Grigioni ad opera di un grigionese.
Lo storico ha pubblicato integralmente per la prima volta l’originale testo latino con a fronte la traduzione in tedesco e dei commenti per consentire una facile lettura.
L’autore, Ulrich (Duri oppure Durich) Campell di Susch, compilò la “Raetiae Alpestris topographica descriptio” nel 1573 e 450 anni dopo il Sig. Hitz e Gian Walther condividono alcuni passaggi perlopiù in tedesco (nonostante la padronanza dell’Italiano del curatore) perché tratti dalla nuova traduzione in tedesco.
Il testo descrive insediamenti e territorio ma anche usanze e abitanti.
Così una luce nuova permette di comprendere alcuni toponimi bregagliotti: Pratus montanus che diventa Prà montanus, poi Promontogno, Ca’d Sur che diventa Cachur e infine Caccior.
Ascoltando questa descrizione antica si intravede la Valle coi suoi paesi in fase di crescita, una fattoria di 2 km della famiglia Stampa di Gravedona il cui nome è diventato toponimo nel 1559, le potenti famiglie Prevosti, Salis e Castelmur che man mano costruiscono, si espandono e fondano i centri delle future comunità, i rapporti con le autorità di Coira, la già esistente lavorazione della pietra ollare.
Descrizioni gustose: come leggere Asterix vivendo però in quegli stessi luoghi.
Donatella Rivoir
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