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Parliamone

6 febbraio 2023

Parliamone è un’iniziativa volta al confronto sul cancro, dedicata a chi lo vive in prima persona e a chi è vicino ad un proprio caro. Dal 6 febbraio 2023, ogni primo lunedì del mese, dalle 9 alle 10 appuntamento a Castasegna.

Dal 31 ottobre del 2022 tutti i lunedì mattina c’è stata la possibilità di incontrarsi nella sala comunitaria e affrontare un aspetto della malattia. Prima del Covid un altro tentativo simile era andato in porto e un certo numero di incontri si erano tenuti presso il CSB, allora esclusivamente per chi era affetto da cancro. L’interesse era poi scemato e l’iniziativa si era lentamente conclusa.
Quando Fiorella Cattaneo ha incontrato Melanie Rogantini le ha espresso il desiderio di ripartire con quella esperienza.

Melanie è infermiera, responsabile per le cure palliative. Fiorella convive da tempo con il cancro che a più riprese si è messo sulla sua strada ostacolandola, ma anche insegnandole molto.

Io le ho incontrate: due donne forti e costruttive con le quali il tempo vola. Melanie mi racconta dei Trauercafé, presenti anche nei Grigioni: sono questi dei luoghi in cui chi ha subito esperienze di perdite si incontra e si racconta. Mancando in Bregaglia una preziosa iniziativa come quella proposta da Fiorella, Melanie ha chiesto di poter usare la sala comunitaria, concessa subito gratuitamente, ha pubblicizzato il progetto e si occupa ora di condurre gli incontri, forte delle sue competenze infermieristiche.

L’apertura a interessati in quanto parenti o amici di persone con il cancro è stata considerata utile per tutti, per meglio comprendersi, per aiutarsi nella conoscenza di questo male. Mi spiegano che l’idea non ha incontrato opposizioni, anzi; ma decidere di partecipare può in alcuni casi significare la riapertura di esperienze considerate chiuse e da dimenticare.

Il mattino, quando le energie sono maggiori, e uno spazio dove nessun altro passa si sono rivelati ingredienti ideali per un momento di intimo confronto. Soprattutto, ci tengono a raccontarmi Fiorella e Melanie, gli incontri permettono una comunicazione libera da preoccupazioni: i presenti sono interessati ad esserci e non sono legati tra loro da relazioni familiari, mediche o sociali, quindi ciascuno può esprimere la propria incapacità, fatica o rabbia senza timore di preoccupare o intristire chi se ne prende cura. Non si è sottoposti a giudizio, non si richiede uniformità di pensiero, si può semplicemente ascoltare e tutto ciò che viene discusso e vissuto rimane all’interno del gruppo.

Ci si occupa della malattia sotto l’aspetto fisico, spirituale, psichico e sociale; tante e tanto pregnanti sono le riflessioni che di volta in volta sorgono dallo scambio tra persone, ciascuna col proprio vissuto, col proprio stadio di avanzamento del cancro che si è pensato di rendere gli incontri mensili piuttosto che settimanali; per permettere agli spunti e agli strappi di ricostruire un nuovo, sufficientemente forte equilibrio.

Donatella Rivoir

Inserzione a pagamento

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