Carenza di maestri anche nei Grigioni
Un sondaggio condotto alla fine dello scorso anno scolastico, e voluto dalle direzioni e dagli insegnanti grigioni, dimostra che la penuria di docenti è arrivata anche in terra retica. Il Grigioni italiano si salva grazie all’Italia e al Ticino.
Le due associazioni grigioni, quella dei direttori scolastici (VSLGR) e quella degli insegnanti (LEGR), hanno chiesto alle direzioni scolastiche di valutare le loro esperienze nel coprire i posti vacanti di quest’anno. Stando a una recente nota della LEGR, ai responsabili degli istituti scolastici è stato anche chiesto se la scelta di candidati fosse ampia e soprattutto se avessero le competenze necessarie.
Grazie al 60% delle risposte rientrate, è emerso prima di tutto che bisognava occupare 250 posti vacanti entro il mese di agosto. Nella scuola elementare si sono riscontrate in media 8 candidature per ogni posto di lavoro, per la scuola dell’infanzia erano 5, mentre la media è calata drasticamente a 1-2 candidature nella ricerca di insegnanti per la scuola secondaria 1 oppure di pedagogisti specializzati.
Le statistiche sulle competenze degli aspiranti ad un ruolo di maestro nei Grigioni sono sulla medesima falsa riga. Per la scuola elementare sono pochi i candidati e le candidate che dispongono di una formazione carente. Per i ruoli negli altri settori della pubblica educazione, invece, gli aspiranti con una formazione adeguata scende al valore medio di 1 per ogni posto da occupare.
“In un modo o nell’altro” – scrive la LEGR – “per tutte le classi di tutte le scuole grigioni si è trovata una soluzione accettabile”. Per la scuola secondaria 1 sono numerose le autorizzazioni all’insegnamento concesse dal Cantone ai docenti che non dispongono delle necessarie qualifiche e competenze. Inoltre si è dovuto far capo anche ad una certa creatività e ad un certo grado di flessibilità, come l’aumento delle percentuali di incarico, le fusioni di classi o lo scambio di insegnanti nelle classi.
“In pratica”, sempre secondo la nota della LEGR, “chi si candida ad un posto di insegnante per il grado di scuola secondario 1 oppure quale pedagogista specializzato, rischia di non avere antagonisti”.
Nel Grigioni di lingua italiana
Contattato da Keystone-ATS, l’ispettore scolastico per il Grigioni di lingua italiana Arno Zanetti conferma che anche nel territorio di sua competenza la situazione è analoga. Tuttavia, grazie al bacino di insegnanti della vicina Italia e del Ticino per il Moesano si sono trovate delle soluzioni accettabili. “Senza insegnanti ticinesi e italiani, la situazione sarebbe drammatica”.
Zanetti ricorda che il tema della mancanza di insegnanti sarà trattato in modo approfondito in occasione del prossimo incontro fra ispettori scolastici.
La carenza di maestri con un’adeguata qualifica professionale è ormai un dato di fatto anche nei Grigioni.
ats
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