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Augusto Giacometti e la Bregaglia

20 aprile 2022

//comunicato stampa\\
Marco Giacometti ha parlato lo scorso 15 aprile della vita di Augusto Giacometti nell’ambito di ARTipasto. Un pubblico particolarmente interessato ha seguito a Stampa una presentazione incentrata sulle esperienze di vita e di lavoro dell’artista in Bregaglia.


Il relatore ha illustrato l’origine e l’infanzia, i modelli, le perdite, l’opera e i suoi soggiorni. Nato il 16 agosto 1877, Augusto Giacometti crebbe con i genitori e frequentò la scuola elementare nel suo paese natale, Stampa. Ma già nel maggio 1890 lasciò la sua famiglia e da allora trascorse la maggior parte del suo tempo fuori valle. Tuttavia, il legame con la sua valle d’origine rimase stretto per tutta la vita e il ruolo di Stampa nel suo lavoro non avrebbe potuto essere maggiore.

Marco Giacometti ha ad esempio commentato la genesi dell’opera Contemplazione, realizzata a Stampa nel 1905/06, che trova il suo sfondo topografico in uno scorcio del paesaggio visto dal ponte di Stampa e che introduce il modo di dipingere astratto che sarà caratteristico dell’autore a partire dal 1910. Questo dipinto sarebbe stato creato come traduzione artistica della filosofia di Schopenhauer, che Giacometti leggeva in quel momento a Stampa.

Ulteriori aneddoti, intrecci e spiegazioni si trovano nella biografia che sarà a breve pubblicata per i tipi di Scheidegger & Spiess a Zurigo. Nell’ambito delle ricerche per questa biografia sono emersi alcuni fatti che caratterizzano proprio il ruolo di Augusto Giacometti nell’ambito sociale e lo consacrano quale “politico culturale” nelle valli grigionitaliane e in Ticino; di questo si parlerà in un articolo nel prossimo volume dei Quaderni Grigionitaliani.

Nell'immagine, alcuni dei partecipanti; oltre al relatore: Laura Semadeni, Giacomo Dolfi, il municipale Stefano Maurizio, il Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini, Jolanda Giovanoli, Silvio Giacometti e il professore Peter André Bloch.

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