Calendimarzo: campane, fiori e canti
Edizione 2022. Dopo due anni le scolare e gli scolari, accompagnati dai fratellini più piccoli della «scolina», sono potuti tornare in giro per la valle a suonare i campanacci e a cantare per invogliare la primavera ad arrivare.
Il primo di marzo, come da tradizione, tutti i centri della valle vengono inondati dal suono di campanacci, canti e di qualche piccolo strumento musicale. Le ragazze e i ragazzi, in un primo momento, divisi in piccoli gruppi per poter raggiungere tutte le frazioni si riuniscono al centro di ogni paese della valle e cantano ancora. Adornati dai fiori di carta realizzati nei giorni precedenti procedono in corteo fermandosi ora nei pressi di una piazza, ora nei pressi di un negozio, si esibiscono chi con entusiasmo, chi con timore, chi non avendo ancora chiaro che la propria voce sta cambiando sotto gli effetti della crescita.
La partecipazione è sempre folta e alcuni genitori e simpatizzanti prendono parte al corteo, magari per qualcuno è la prima volta! Una volta finiti i canti e dato alle campane una bella scrollata ecco che due addetti alla raccolta fondi si avviano verso il pubblico per raccogliere quello che la generosità degli astanti decide di donare. La colletta sarà un aiuto per coprire le spese dei prossimi viaggi scolastici.
Una volta cantato in lungo e in largo e dopo il tipico pranzo in comune a base di castagne, pancetta, panna e formaggio per le ragazze e i ragazzi iniziano i giochi e i balli.
Infine non resta che rassettare la scuola. Il giorno di festa è stato intenso, magari per qualcuna o qualcuno indimenticabile, ma il giorno dopo si torna a studiare.
Di P. Pollio
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