Neve, 2a parte
“Curiosità dal passato”: uno spazio per piccole notizie storiche.
Cronache della valle di Bregaglia di Gaudenzio Giovanoli stampata a Chiavenna nel 1910.
“1806. — … Il giorno 1 di febbrajo circa a mezo giorno è stato spaventevole e lugubre alla povera piccola terretta di Pongiello dopo tanti secoli che mai si è vedutto simile disgrazie venendo giù una gran lavina di neve dalla Val Mulina e puocho lungi della detta terrette si è separata della lavina sormontando il vallaro sopra Pongiello venendo giù una grand porzione di detta lavina sopra pongiello con tanta forza e veemenza che a diroccato 3 case e due stalle.
Restarono morte numero tre persone Notajo Andrea Pontisella e sua moglie stasia Pontisella nata Maurizio Zanfeta e Anna Pontiselli restando sotteratti sotto le ruine atteratte dalla lavina con tutte le loro sostanzie e tutte il loro bestiame buino e 30 capi pecore e capre.
Quello che più a sembrato strano e doloroso e statto che il giorno primo febbraro era tanto grande la neve che nissuno poteva transitare e andare in soccorso sicchè tutta quella povera gente anno dovutostare in quel doloroso statto e in tale angoscia sino la domenica mattina 2 febbraro e che poi a forza di gridi si fecero sentire onde il popolo di Vicosoprano con grand stento causa la grand neve gli è andatto in soccorso.
Sospendendo la predicha e tutte le altre funzioni della domenicha per assistere quella povera disfortunata gente avendo cavatto fuor di sotto delle ruine le tre antescritte persone disgraziatamente perite e morte. Riposte in tre vaselli e portatte con grand stento e faticha a Vicosoprano e messe in case dei suoi più prossimi parenti sino tanto che si poterono sepellire.
Nella casa diroccata che abitava le due sorelle Anna Pontisella restata morta ed Orsina Maurizio nata Pontisella si ritrovavano in quel punto che è successo la disgrazia, Anna fuori della porta della stüa e l’altra Orsina in stüa a filare seduta sopra uno scagnio la lavina dirocha la casa e porta via le parti alta della stua la sorella Anna resta morta sotto le grand macerie e la sorella Orsina resta viva ed illesa d’ogni male benchè sia infranto il molinello che filava e il scagnio che sedeva morta poi 12 Nov. 1826.
Il giorno 3 febraro antescritto lunedì sera sono sepolti tutti e tre in un sol funerale ed in una sola cassa. Siamo sortiti di chiesa la sera notte con il chiaro delle candele. …”
Continua venerdì 18 febbraio.
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