Peder Roussette ci ha lasciati

//riceviamo e pubblichiamo\\
Di Ugo Maurizio.

Più di 10 anni fa Peder Roussette è stato colpito da una grave malattia al cuore. Dopo accurati esami clinici si è riuscito soltanto a curarlo, fra l’altro inserendogli un apparato in grado di intervenire quando il cuore veniva meno alle sue funzioni, ma non di guarirlo. Questi ultimi anni sono stati logoranti e difficili per lui, ma anche per tutte le persone che gli erano vicine. Durante gli ultimi due anni le sue forze diminuiscono continuamente e il cuore si ferma all’età di 52 anni durante una gita in Val Morteratsch.

Peder è stato una persona molto generosa, sincera e leale, con un carisma particolare. La gente gli voleva bene. Mi ricordo che già da scolaro era disponibile ad intervenire in aiuto dei suoi compagni che avevano difficoltà a risolvere certi problemi di matematica. Per due anni ha frequentato il liceo a Coira e poi ha iniziato e terminato un apprendistato commerciale presso la cancelleria dell’ex Comune di Vicosoprano. Questa sua scelta di non continuare con gli studi la motivava nel seguente modo: – Voglio essere coinvolto subito nel mondo del lavoro … se no mi perdo -… e rideva.

Già da giovanissimo ha dimostrato un grande interesse per la cosa pubblica. A 21 anni è già membro del Municipio del Comune di Stampa e a 31 anni Presidente di Circolo. Il suo modo di far politica è stato esemplare. La correttezza, la lealtà, la sincerità e il rispetto per l’avversario politico sono stati i suoi principi fondamentali. Non tollerava che un’autorità non rispettasse i criteri di giustizia e di legalità e per questo non ha candidato per un secondo mandato nel Municipio e ha rinunciato nel 1997 alla carica quale Vicepresidente della Regione Bregaglia dopo essere stato eletto. Per essere coerente ai suoi principi, che sono le premesse di chi si occupa della cosa pubblica, rinunciò alla politica per assumere la carica di giudice, cioè Presidente di Circolo. Grazie alle sue qualità è stato un giudice correttissimo e sempre disposto, anche se era molto giovane, a dare dei consigli a tutti, anziani e giovani, sui più svariati temi.

Molti bregagliotti avevano una grande fiducia in lui. In seguito all’entrata in vigore della nuova riforma giudiziaria, che non ha sostenuto, è stato assunto presso la Procura pubblica cantonale a Samedan. Non l’ha sostenuta questa riforma, non per la perdita della poltrona, ma per il fatto che per lui la prima istanza giudiziaria deve operare vicino alla gente, in modo da non causare eccessive spese.

Ha rinunciato troppo presto alla politica, benché sempre di più la nostra società abbia bisogno di persone come Peder, corretto, e in grado di vedere oltre la siepe del proprio giardino. Con lui, con il defunto Lario Wazzau, per il quale aveva una grande ammirazione, e con altri abbiamo più volte tentato, senza successo, di aggregare i comuni prima del 2009.

Scrivendo queste righe ho la sensazione che Peder intuiva di dover fare tutto in fretta, perché il destino non gli avrebbe lasciato molto tempo.

La morte di Peder lascia un grande vuoto ai suoi familiari e a molti bregagliotti; ci mancherà anche il suo sorriso particolare.

Ugo Maurizio