I benefici della cultura
//comunicato stampa\\
Dialogo tra la Pgi, la RSI, e BAK Economics. È avvenuto sabato scorso a Soglio.
Questo oramai lungo periodo di emergenza sanitaria ha certamente evidenziato quanto la nostra vita sia intrisa di cultura e quanto questa regoli vari aspetti del nostro agire quotidiano, del nostro sistema di valori, tradizioni e credenze.
Come dichiarato dal presidente Franco Milani in apertura della tavola rotonda tenutasi a Soglio sabato 23 ottobre, la Pro Grigioni Italiano ringrazia la direzione della RSI e Stefania Verzasconi, responsabile delle Relazioni esterne della radiotelevisione, per aver preso in considerazione il Grigionitaliano nello studio della cultura commissionato a BAK Economics. Da un lato, la RSI ha così voluto sottolineare in modo concreto come il suo mandato di servizio pubblico comprenda a pieno titolo anche il Grigionitaliano. Dall’altro, ha riconosciuto l’importanza del panorama culturale del Grigionitaliano e come esso sia parte integrante dell’offerta culturale della Svizzera Italiana.
Con questa iniziativa, che ha preceduto l’Assemblea dei delegati, la Pgi si prefiggeva dunque sia di illustrare lo studio, sia di favorire il dialogo tra le istituzioni culturali e le autorità locali e cantonali.
Il Direttore della RSI Mario Timbal ha sottolineato come l’intento dello studio sia quello di “fungere da punto di partenza” e offrire agli addetti ai lavori uno spunto e alcuni dati di base per fare luce sullo stato attuale dell’offerta culturale in Mesolcina, Calanca, Valposchiavo e Bregaglia. E possibilmente individuare nuove strade per rafforzare e promuovere l’offerta culturale in queste regioni, valorizzando in particolare le loro caratteristiche peculiari e mettendo a frutto le loro potenzialità, anche economiche.
Sebbene la raccolta dei dati sia stata ostacolata dalla pandemia, con conseguenze come l’impossibilità di intervistare i visitatori delle diverse istituzioni culturali, lo studio offre una fotografia rappresentativa della situazione generale e della scena culturale grigionitaliana.
Analisi come queste stanno diventando sempre più importanti, in quanto permettono di considerare vari aspetti delle attività che si svolgono in una regione, a volte dal punto di vista della sfera sociale, della gestione interna di un’istituzione o, come in questo caso, da quello delle ripercussioni economiche dirette, indirette o indotte.
Lo studio condotto e presentato da Raphaël Scacchi, collaboratore scientifico di BAK Economics, evidenzia in modo mirato proprio questo aspetto: l’impatto economico diretto delle attività culturali nel Grigionitaliano. Sulla base dei risultati emersi e dei dati raccolti nell’ambito di interviste qualitative condotte presso alcune istituzioni culturali, lo studio fornisce inoltre una fotografia del panorama culturale del Grigionitaliano corredata da possibili spunti per il suo sviluppo futuro.
Una delle principali conclusioni che emergono dall’analisi è che nonostante il panorama culturale del Grigionitaliano sia caratterizzato da strutture di dimensioni ridotte, l’offerta culturale della regione risulta variegata e di alta qualità. Spesso sono però le prestazioni volontarie che muovono le attività e la gestione degli enti. Pertanto, è stato confortante ascoltare Barbara Gabrielli, direttrice dell’Ufficio Cultura del Canton Grigioni, mentre spiegava la nuova strategia cantonale per la promozione della cultura, approvata in parlamento e in vigore da inizio anno. In questa strategia sono previste nuove possibilità di sussidi per progetti culturali, con particolare attenzione ai criteri che concernono la partecipazione, la diversità linguistica e la produzione artistica. Grazie a rinnovati accordi di prestazione che assicurano una continuità nella gestione e nella programmazione dei progetti annuali delle istituzioni culturali, le regioni periferiche potranno così beneficiare di un nuovo slancio per il prossimo quadriennio.
Come ha fatto notare un operatore culturale presente in sala, gli effetti e i benefici sono spesso da suddividere su più livelli. Infatti, la segretaria generale della Pgi Aixa Andreetta ha evidenziato in conclusione quanto sempre più spesso gli spazi o gli enti culturali giochino un ruolo di “attivatori di luoghi” e della popolazione che vive in quei luoghi, coltivando processi di comprensione reciproca e sviluppando progetti anche ibridi, che hanno componenti sociali e formative. L’aspetto delle risorse e dell’impatto economico è dunque un fattore che risulta importante se non fondamentale, fermo restando che la qualità e le competenze rimangono indispensabili al fine di promuovere benessere in seno ad una comunità, con l’ente pubblico e con altri attori attivi sul territorio.
I lavori assembleari sono poi proseguiti nel pomeriggio, con gli interventi del Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini, la Consigliera nazionale Anna Giacometti e il sindaco di Bregaglia Fernando Giovanoli, sostenitori della causa grigionitaliana nei vari consessi comunali, cantonali, federali.
I delegati della Pro Grigioni Italiano hanno nominato Silva Semadeni socia onoraria della Pgi, tra applausi e ringraziamenti per tutto il suo operato, il suo impegno e le sue battaglie in questi ultimi 25 anni. Claudio Losa ha letto la laudatio che pubblichiamo separatamente. (Può essere aperta qui – ndr)
La Pgi è dunque soddisfatta della giornata e ringrazia tutte e tutti le / i partecipanti e invita a leggere la relazione del presidente.
Appuntamento alla prossima Assemblea dei delegati il 5 novembre 2022 a Brusio.
Pgi, Sede centrale
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