Il dì dei morti del 1928

“Curiosità dal passato”: uno spazio per piccole notizie storiche.
Contributo di Walter Coretti.

Tratto da: Storia della Chiesa di St. Gaudenzio a Casaccia, Tipografia F. Menghini 1922

Un Giovanoli di Soglio nel 1928, nelle pagine bianche del libretto scrive a mano:
ricopiato dal giornale “Cooperazione” del 25 ottobre 1928 per l’impressione del sublime pensiero espresso

Ne riportiamo qualche frase

Il due novembre per pietosa consuetudine, è l’anniversario consacrato al gran popolo dei trapassati. I gentili lettori, le cortesi lettrici della “Cooperazione”, non si sdegneranno certamente se io oso richiamare il loro pensiero alla solennità di questo gran giorno, in cui più che in altri con dolore sempre nuovo ricordiamo la morte crudele che strappò al nostro affetto gli adorati genitori, i parenti carissimi, gli amici, i compagni sinceri.

Destino… sul finire di autunno… come è cangiato lo spettacolo della natura! Le vigne, i prati, i giardini, privi di erbe e di fiori, di frutti, non offrono più che un aspetto triste e melanconico. Il sole sonnecchia accidioso dietro le nubi. Il vento bisbiglia. Solo il funebre, il mesto crisantemo cresce… cresce alle gelide albe, ai melanconici crepuscoli inghirlandando croci e tumoli recenti. Dunque anche la natura sembra che concorra a rendere più mesto il giorno dei morti […]

Curiosità dal passato.