Due serate, a Bondo e a Poschiavo
//tratto da Il Grigione Italiano\\
Canzonette di Tommaso Lardelli per le scuole grigionitaliane. Un poliedrico personaggio storico poschiavino ricco in vitalità.
di Remo Tosio
Sono impressionanti le multiformi attività di Tommaso Lardelli, basta leggere la sua biografia, il cui libro è uscito nel 2000, curato da Fernando Iseppi, per rendersene conto. Ora si scopre addirittura che si è occupato anche di canzonette, destinate alle scuole del Grigioni italiano. Si tratta di una raccolta di novanta canzoni in parte tradotte dal tedesco e adattate, mentre un’altra parte redatte da lui stesso. Di queste canzonette è uscito recentemente un rispettivo opuscolo, al quale è pure allegato un CD. Insomma si possono leggere le canzoni, munite dalle rispettive note, e contemporaneamente ascoltarle o cantarle a karaoke. Un’idea geniale, frutto di un grande lavoro e della vitalità delle persone che se ne sono occupate.
Il tutto è iniziato con un manoscritto, che, chissà come e chissà quando, è arrivato nelle mani dell’insegnante Arnoldo Giacometti. Poiché da cosa nasce cosa, è successo che il manoscritto è passato nelle mani di Radolf Salis, fisico di professione e musicista per passione, che si è dedicato a piene mani nel riscrivere questi testi e la musica. Le note originarie sono in chiave antica, per cui Radolf Salis ha dovuto modificarle in chiave di violino. La realizzazione dell’opuscolo, che comprende una settantina di pagine, è avvenuta attraverso la particolare motivazione del professor Fernando Iseppi, come già sottolineato grande conoscitore di Tommaso Lardelli. Il CD allegato all’opuscolo comprende cinquanta delle novanta canzoni originali. Le stesse sono suonate sul pianoforte, sulla fisarmonica e in parte cantate da voci sintetiche, ripetendo tutte le strofe.
L’opuscolo «Canzonette» di Tommaso Lardelli è stato presentato per mezzo di un concerto, dapprima giovedì 15 luglio nella chiesa di San Martino a Bondo. Il giorno dopo, venerdì 16 luglio, è stata la volta di Poschiavo, nella chiesa evangelica riformata, la quale è rinomata per la sua straordinaria acustica. È stata una serata piacevolissima ed emozionante, dove la musica e il canto l’hanno fatta da padroni; ma non sono mancati variegati e gustosi aneddoti e informazioni sia sui brani proposti, come pure sull’autore degli stessi. Il virtuosismo di Radolf Salis alla fisarmonica e l’incantevole e calda voce di Silvia Rutigliano sono riusciti a trasportare gli animi degli spettatori in sublimi aspetti di quel carattere sociale di centoottanta anni fa (nel video pubblicato sul nostro sito www.ilgrigioneitaliano.ch si possono ascoltare e vedere due interpretazioni). La ricchezza di quelle semplici e orecchiabili canzoni si distanzia completamente dalle canzonette dei nostri tempi, dove, a mio parere, non si fa altro che sbraitare in italiano o inglese. Un grazie ad ambedue i protagonisti di questa indimenticabile serata musicale e canora.
Alle canzoni ogni tanto Fernando Iseppi intercalava informazioni su Tommaso Lardelli (1818-1908) e sulle sue poliedriche attività. Un personaggio veramente eccezionale e di grande visione sociale. Aveva buoni rapporti anche con il canonico Benedetto Iseppi (1824-1856). Da questo si evince come ambedue avevano visioni che anticipavano i tempi. Infatti i primi approcci di ecumenismo in effetti sono iniziati un centinaio di anni più tardi. E cosa dire, a proposito di Benedetto Iseppi e della sua predica «Il Progresso»? Assomiglia tanto al Concilio Vaticano II, avvenuto cento anni più tardi. Ambedue, Tommaso Lardelli e Benedetto Iseppi, sono stati personaggi di grande spirito, in vivace attività filosofica di carattere sociale.
L’opuscolo «Canzonette per le scuole italiane nel Grigione» è stato stampato in aprile dalla Tipografia Menghini di Poschiavo e si può acquistare per 20 franchi, compreso il CD, in diversi negozi della Bregaglia e di Poschiavo. La pubblicazione è stata sostenuta dalla Banca Cantonale Grigione, dalla Promozione della cultura dei Grigioni, dalla Promozione della cultura del Comune di Poschiavo e dalla Elektrizitätswerk der Stadt Zürich (ewz).
©Il Grigione Italiano
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