Votazioni comunali di domenica 31 gennaio 2021
//riceviamo e pubblichiamo\\
Un contributo dei pianificatori coinvolti nel progetto Bondo II. La popolazione del Comune di Bregaglia sarà chiamata alle urne per esprimersi sulla domanda di credito di CHF 42 Mio. per la realizzazione del progetto Bondo II.
Per quasi un anno e mezzo abbiamo lavorato come pianificatori sul progetto Bondo II per integrare le dure esigenze protettive previste in misure compatibili con il paesaggio e lo sviluppo locale.
Per la sicurezza dei villaggi, sono d’importanza cruciale profili di flusso sufficienti sotto i ponti e grandi bacini di raccolta con argini corrispondentemente alti. Le dimensioni necessarie sono state determinate dagli uffici di ingegneria idraulica in collaborazione con l’ufficio tecnico del cantone dei Grigioni dopo lunghi chiarimenti come base definitiva per il concorso come anche per la realizzazione. Il fiume Maira non può arginarsi dopo una colata detritica della Val Bondasca. Per questo motivo, l’estensione del terreno tra la zona Punt e la strada cantonale, che è già segnata dalla natura, sarà formata come un bacino di raccolta (Figura 1).
La strada cantonale e la strada comunale lungo il fiume Maira saranno entrambe rialzate in misura tale che il ponte Bondasca e il ponte Spizarun permetteranno il deflusso senza ostacoli delle acque di piena (Figura 2 e 3).
L’innalzamento delle strade è uniforme in tutte le parti; in questo modo risulta semplicemente un abbassamento del letto del fiume. I riferimenti visivi tra le frazioni non vengono toccati. Le strade correranno lungo muri di pietra occupando poco terreno e offrendo l’opportunità di aprire nuove prospettive sul paesaggio attraverso punti panoramici. Per proteggere la frazione di Spino, il muro di contenimento lungo la strada a valle sarà esteso lungo il fiume fino alla fine del paese (fig. 3 sullo sfondo). L’esecuzione dei muri e degli argini verso i villaggi avverrà individualmente rispettando le strutture esistenti. La nuova piazza di Bondo nelle vicinanze dell’incrocio stradale serve per la circolazione e la fermata degli autopostali, delle automobili e degli autobus. Il piazzale è collegato al ponte Spizarun da un generoso passaggio per le persone e crea così un ulteriore collegamento tra Promontogno e Spino (e Soglio). I muri sono costruiti in pietra naturale secondo la tradizione locale, con corone in cemento che garantiscono la sicurezza degli utenti della strada da un lato e la protezione contro le forze idriche dall’altro. I terrapieni sono resi accessibili e valorizzati con giardini terrazzati sul lato abitato (Figura 4).
Il ponte Punt a sbalzo orizzontale collega Promontogno e Bondo comodamente, senza rialzamenti esagerati e lascia intatti i crot con i loro muri e alberi, che formano una parte importante del paesaggio.
Ci ha fatto molto piacere che prima la giuria del concorso e poi sia i rappresentanti del Comune di Bregaglia, di Pro Bondo e di tutti gli uffici regionali e cantonali, come anche la Confederazione, abbiano accolto il progetto con grande apprezzamento. È anche insolito e tanto più gratificante che tutte le associazioni ambientaliste, dalla Fondazione svizzera per la protezione del paesaggio, la Società svizzera del patrimonio/Heimatschutz fino al WWF, abbiano espresso il loro elogio. Un apprezzamento che ci dà la sicurezza di essere riusciti a combinare le richieste esigenti e non sempre libere da contraddizioni di questo progetto in una sintesi di successo.
Il progetto è sulla buona strada per fornire rapidamente la protezione necessaria alla popolazione contro le forze della natura.
Gianfranco Bronzini (direttore del progetto), Jürg Conzett (costruttore dei ponti), Michael Grob (ingegnere idraulico), Martina Voser e Rita Illien (architetti del paesaggio), Marco Tschenett (costruttore delle strade), Conradin Clavuot (architetto)
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