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Informazioni del Centro Sanitario Bregaglia sul coronavirus

3 marzo 2020

//riceviamo e pubblichiamo\\
Il Centro Sanitario Bregaglia risponde a sei importanti domande.
Informazioni sul coronavirus.

1. Come valuta il CSB la situazione relativa al coronavirus?
Prendiamo la situazione sul serio, seguiamo costantemente l’evoluzione generale e attuiamo le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP e del governo grigionese. Tuttavia è importante guardare la situazione in modo realistico e non andare in agitazione o addirittura in panico.

2. La casa di cura del CSB è consapevole della sua situazione specifica, tenendo conto del fatto che gli anziani sono particolarmente a rischio?
Siamo consapevoli del fatto che i nostri residenti rientrano nei gruppi a rischio. Abbiamo quindi preso particolari precauzioni e sensibilizzato i nostri dipendenti sulla problematica. Tuttavia va anche detto chiaramente che le persone anziane sono generalmente più suscettibili a un’ondata di influenza o di altri agenti patogeni. In qualità di casa di cura per anziani, siamo continuamente confrontati con questi problemi, quindi il livello di consapevolezza dei nostri dipendenti generalmente è già elevato.

3. Quali precauzioni di base ha adottato il CSB?
- Abbiamo diffuso in tutto l’edificio le raccomandazioni dell’UFSP
- Consigliamo di lavare e disinfettare regolarmente le mani
- Abbiamo distribuito agli ingressi, nei reparti e nei servizi igienici dei dispenser per la disinfezione delle mani
- Utilizziamo un disinfettante speciale, efficace anche contro i virus
- Utilizziamo detergenti con effetto disinfettante
- I dipendenti con sintomi di raffreddore e febbre devono rimanere a casa e devono sottoporsi a una visita medica
- Consigliamo ai parenti che non si sentono bene di astenersi dalle visite ai loro cari. In linea di principio, tuttavia, tutti i residenti e i pazienti possono ricevere visite.

4. Il CSB dispone di una scorta sufficiente di disinfettanti e mascherine protettive?
In qualità di istituzione sanitaria, in magazzino disponiamo sempre di una quantità sufficiente di questi prodotti. La Confederazione ha inoltre deliberato una parte delle sue riserve e le distribuirà ai Cantoni. Anche i Cantoni possono attingere alle loro riserve. Gli ospedali e le case di cura sono stati invitati dal dipartimento cantonale della sanità a segnalare le loro esigenze, in modo da poter aumentare le loro scorte.

5. Come agisce il CSB se il virus corona insorge in ospedale o in casa di cura?
Se un residente o un paziente dovesse sviluppare sintomi simili all’influenza e ci fosse il sospetto di infezione, quest’ultimo verrebbe immediatamente isolato, curato in una camera singola e testato per il coronavirus. In tal caso, il nostro personale entrerebbe in questo locale solo con le dovute precauzioni, cioè con indumenti protettivi, mascherine e guanti e questi indumenti verrebbero smaltiti immediatamente e adeguatamente dopo l’utilizzo.

6. C’è da aspettarsi una possibile carenza di personale al CSB se la malattia si diffonde?
Il CSB sta investendo molto nella prevenzione e spera che le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori – e in linea di principio tutti – seguano le direttive dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP in materia di comportamento e igiene, in modo da ridurre al minimo le malattie. Se diversi dipendenti dovessero ammalarsi e mancare contemporaneamente, dovremmo probabilmente compensare queste assenze con ore di straordinari per gli altri dipendenti (turni supplementari, aumento della mole di lavoro per gli impiegati a tempo parziale). In un caso del genere, la nostra priorità assoluta sarebbe quella di garantire l’assistenza dei nostri pazienti e residenti e mantenere l’operatività della nostra azienda.

Robert Bartczak, Direttore CSB
Maurizio Michael, Presidente della Commissione di amministrazione

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