Iniziativa per l’abrogazione della caccia speciale
//riceviamo e pubblichiamo\\
Il popolo grigione il 19 maggio 2019 è chiamato alle urne per votare, fra altro, l’iniziativa contro la caccia speciale. La raccomandazione di voto di Ugo Maurizio, Casaccia.
Nelle prescrizioni di caccia del 1940 era già integrata la caccia speciale al cervo che veniva praticata prima della caccia ordinaria (anche se gli effettivi erano molto bassi). Le discussioni sulla caccia speciale durano da decenni e l’accettanza in seno ai cacciatori negli ultimi anni è migliorata (il numero dei cacciatori che partecipano alla caccia speciale continua ad aumentare), anche perché gli effettivi dei cervi sono altissimi e le alternative alla caccia speciale non sono facili e difficili da applicare.
Dalla decisione del Tribunale Federale, che ha dichiarato valida l’iniziativa in votazione, risulta che il Cantone in virtù del diritto federale potrebbe svolgere quale alternativa cosiddette cacce a regia, le quali potrebbero a partire dal 1° di novembre regolare gli effettivi tramite gli organi di vigilanza della caccia ed eventualmente incaricando cacciatori.
Per la selvaggina che viene uccisa in novembre e dicembre non cambia niente! Una conseguenza sicura, se l’elettorato accetta l’iniziativa, è che avremo più costi.
I promotori dell’iniziativa sono coscienti dei maggior costi e per questo propongono sul loro sito (vedi filmato su www.sonderjagd-gr.ch) l’introduzione di tasse di abbattimento per la caccia alta (30.-fr. per camosci e caprioli e 60.- fino 120 .- fr. per cervi).
Per oltre 20 anni sono stato membro o del comitato allargato della Società dei cacciatori grigione o della commissione della caccia grigione, ma non ricordo che siano entrate proposte dei cacciatori o dai promotori dell’iniziativa di ridurre in modo consistente gli asili, anzi sempre l’opposto.
Comunque saranno i non cacciatori a decidere, perché i cacciatori sono una piccola minoranza dei votanti. Per questo motivo voglio rivolgermi specialmente a loro. Gli oppositori della caccia speciale si ritengono fra altro i soli difensori di un’etica a favore degli animali e accusano l’altro gruppo di una certa mancanza di rispetto per la natura e di durezza nei confronti degli animali giovani (vedi filmati sul loro sito). Non è mia intenzione con questo mio breve scritto entrare in una difficile discussione di cacciatori, che più delle volte non viene capita da chi non è cacciatore, ma invito tutti coloro che hanno ricevuto la scheda ad andare a votare il 19 maggio, a riflettere ed a prendere atto che:
- tutti i partiti importanti, (escluso UDC/SVP che ha dato libertà di voto)
- il Parlamento grigione (96 contro e 1 per l’iniziativa)
- il Governo
- la Commissione della caccia (3 sono rappresentanti dei cacciatori, 2 dei contadini, 2 dei forestali, 1 della pro Natura, 1 della società per la protezione degli animali)
- la Selva
- il direttore del Parco nazionale (signor H. Haller)
- la Società dei cacciatori grigione
sono contro l’iniziativa.
Affermare che bisogna sostenere l’iniziativa per motivi etici e per il bene degli animali vuol dire screditare i partiti, le società e gli enti e le persone che sono stati citati sopra.
Raccomando quindi caldamente di andare alle urne e di votare No all’iniziativa per l’abolizione della caccia speciale.
Ugo Maurizio, Casaccia
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