Una nuova perizia sulla frana di Bondo, che nel 2017 causò otto vittime, svela come le autorità abbiano corso un “rischio inaccettabile” non chiudendo in anticipo i sentieri escursionistici. Il caso potrebbe ora finire in tribunale.
A sei anni dalla frana del Cengalo i lavori di ripristino e di messa in sicurezza procedono secondo i piani. I costi sono però lievitati di oltre il 25 percento.
Dopo i due tentativi falliti per errori e mancanze della Procura retica, l’inchiesta sulla frana di Bondo può finalmente essere portata a termine. Il Ministero pubblico ha infatti incaricato un nuovo perito di far luce sulla tragedia del 2017 costata la vita a otto escursionisti.
Mercoledì 27 novembre, dalle 8:30 alle 11:30, a Vicosoprano, presso l’aula di Formazione Bregaglia al Centro puntoBregaglia. Iscrizioni entro lunedì 25 novembre.
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