Giornata di cura
Benché caratterizzata da un numero relativamente ridotto di partecipanti, la giornata di cura primaverile della Società Cacciatori Bregaglia si è svolta sabato scorso nelle migliori condizioni.
Nella frescura del primo mattino, una dozzina di volenterosi, tra cacciatori e selvicoltori, si sono recati a Sletna, un appartato monte circondato dal bosco sovrastante Vicosoprano.
Lì si sono dati da fare per liberare il pascolo dalle giovani piante (di nocciolo soprattutto) che un po’ ovunque, con prepotenza e tenacia mettono in pericolo l’esistenza di pascoli, praticelli e radure, i quali rappresentano un importante spazio vitale per una ricca e preziosa varietà di animali e vegetali.
Mi preme in questa occasione ricordare che i cacciatori, e con essi intendo anche le sempre più numerose cacciatrici grigionesi, si adoperano ogni anno per salvaguardare un patrimonio naturale che purtroppo, col progressivo abbandono delle tradizionali attività contadine, si fa viepiù sempre più fragile; le stime parlano di 25’000 ore all’anno investite in questa attività.
Come al solito, la giornata di cura è stata anche una preziosa occasione di incontro e di scambio, in modo particolare per presentare i nuovi candidati cacciatori (quest’anno quattro) e per far conoscere loro un aspetto sempre più importante della nostra Società, ossia quello della camerateria e della collaborazione tra cacciatori e, per estensione, tra questi ultimi e molti altri amanti della natura.
A tutti coloro che in un modo o nell’altro, in compagnia o da soli contribuiscono alla salvaguardia del tesoro che ci circonda, vadano un ringraziamento e l’augurio di belle giornate ricche di natura.
Per la Società Cacciatori Bregaglia
Fabio Ruinelli, capocura SCB
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